La posizione è la componente qualificante dell’informazione geografica.
Il termine geo-referenziare indica l’operazione di ubicare sulla superficie terrestre un oggetto del mondo reale (città, monumento, regione, ecc.) o un evento (incendio, frana, convegno, ecc.)
La posizione può essere descritta in modi diversi e richiede che venga definito un sistema di riferimento spaziale: funzione che associa un valore (posizione) ad un luogo. La scelta del sistema di riferimento è legata alle esigenze applicative ed è tarata sulle tipologie di utenti che lo utilizzano (cartografi, gestori strade, soccorso, ecc.) e sul dettaglio di informazioni richieste. Un punto può essere identificato univocamente con una coppia di coordinate( es: Duomo di Rovato: lat 45°.532062, lon 10°.021547), oppure espresso come una progressiva lungo una strada (es:345km dell'Aurelia), oppure riferito ad un indirizzo urbano (es: via Vittorio Veneto,6).
La geocodifica consiste in trasformare in tema di eventi puntuali di informazioni corredate dall’indirizzo urbano. Il grafo del reticolo urbano viene rappresentato da un sistema di tratti che si intersecano in un nodo: ogni strada è costituita da tratti con lo stesso nome che si incrociano in un nodo. Gli attributi: nome della strada, comune, CAP, vengono registrate nella tabella degli attributi.
Problemi sono legati alla mancanza di standardizzazione nella definizione degli indirizzi che seguono differenti convenzioni a seconda della convenzioni locali.
Approfondimenti:
I sistemi geodetici-cartografici in Italia
- Ellissoide di Bessel (1841) (a = 6 377 397.155; f = 1/299.1528128)
- orientamenti differenti su tre punti di coordinate astronomiche (1902): Genova per il Nord, Roma M. Mario per il centro, Castanea delle Furie per il Sud.
La rappresentazione cartografica associata utilizza la proiezione policentrica naturale (Flamsteed modificata) riferita al centro degli elementi cartografici alla scala 1:100 000.
Questa cartografia non ha avuto seguito nel tempo e le informazioni riportate sono utili solo per la cartografia storica.
- Ellissoide di Bessel (1841) (a = 6 377 397.155; f = 1/299.1528128)
- orientamento Genova IIM (1902) (F= 44° 25’ 08.235”; ?= 0°; Azimut = Monte del Telegrafo; a = 117° 31’ 08.91”).
La rappresentazione cartografica associata utilizza la proiezione Cassinis-Soldner, che vede la suddivisione del territorio nazionale in aree, ciascuna con diversa origine. Maggior parte delle province è compresa in sistemi di grande estensione; il rimanente territorio è suddiviso in sistemi più piccoli (circa 800).
Questo sistema di rappresentazione cartografica è utilizzato per gran parte della cartografia catastale anche ai giorni nostri dall’Agenzia del Territorio che, progressivamente, sta compiendo un grande sforzo per riportare tutta la banca dati spaziale nel sistema di coordinate proiettate Gauss-Boaga (Roma 40).
- Ellissoide Internazionale (Hayford - a = 6 378 388; f = 1/297)
- orientamento Roma Monte Mario secondo la definizione astronomica 1940 (F = 41° 55’ 25.51”; ? = 0° (12° 27’ 08.400” Est da Greenwich); Azimut = Monte Soratte; a = 6° 35’ 00.88”).
La rappresentazione cartografica associata è la Conforme di Gauss: il territorio nazionale è suddiviso in due fusi, denominati Fuso Est e Fuso Ovest, di 6° di ampiezza ciascuno, con meridiani centrali rispettivamente -3° 27’ 08.400”(per il fuso Ovest), e 2° 32’ 51.600” (per il fuso Est) di longitudine dal Monte Mario. Tra i parametri di fondamentale importanza sono anche il fattore di contrazione (m0 = 0.9996);e la “falsa origine” per le coordinate Est: 1500 km (fuso Ovest), 2520 km (fuso Est)
- Ellissoide Internazionale (Hayford - a = 6 378 388; f = 1/297)
- orientamento orientamento medio europeo 1950 (European Datum 1950): il punto di emanazione corrisponde a Postdam
- origine delle longitudini Greenwich.
La rappresentazione cartografica associata è la proiezione di Mercatore Trasversa Universale (Universal Transverse Mercator); l'Italia è suddivisa in due fusi di 6° di ampiezza, con meridiani centrali rispettivamente 9° e 15° di longitudine a Est di Greenwich; il fattore di contrazione m0 = 0.9996; la falsa origine per le coordinate Est è 500 km; la falsa origine per le coordinate Nord è 0 km nell’emisfero Nord e 10.000 km nell’emisfero Sud.
Nato essenzialmente per scopi di omogeneizzazione cartografica spesso viene utilizzata per scopi pratici, ma è sconsigliabile un utilizzo per scopi operativi o scientifici.
I sistemi di riferimento mondiali e continentali
Dagli anni 60 ai giorni nostri si è passati dal WGS60, WGS66, WGS72 per arrivare al WGS84.
Il sistema di riferimento di applicabilità mondiale hanno origine coincidente con il centro di massa della terra fisica.
Il WGS84 costituisce il sistema di riferimento più utilizzato ai giorni nostri: è costituito da una terna cartesiana OXYZ con origine nel centro di massa convenzionale della Terra e asse Z diretto secondo l’asse di rotazione terrestre convenzionale. Alla terna è associato un ellissoide con centro nell’origine ed assi coincidenti con quelli della terna stessa (ellissoide geocentrico). Ellissoide: WGS84: a = 6 378 137; f = 1/298.257223563
Parlando di questi sistemi di riferimento occorre ricordare che la superficie terrestre non è assolutamente statica in quanto il centro della Terra si sposta nel tempo (circa 2m rispetto a quello assunto nel WGS84). Quindi è necessario un continuo monitoraggio.
L’IGM da alcuni anni ha scelto questo sistema per la realizzazione della nuova rete geodetica italiana IGM95 e per la nuova cartografia ufficiale al 25.000. WGS84 non è associato ufficialmente nessun sistema di proiezione cartografica, anche se spesso viene utilizzata la rappresentazione UTM con inquadramento WGS84.